Napoli, 28 maggio 2011 – Per 9 giorni la moglie Ana Rivero ha pregato affinché i piccoli segnali di speranza si trasformassero nella notizia tanto attesa. Ma per il marito, Oscar San Antonio Mendoza, non c’é stato niente da fare. Ieri, nell’ospedale Loreto Mare dove non immaginava certo di finire i suoi ultimi giorni quando era partito con la nave da crociera ‘Celebrity’, il 66enne turista americano, di origine portoricana, è morto. Era stato ricoverato il 18 maggio scorso dopo che due rapinatori, nel tentativo di portargli via il Rolex, lo avevano fatto cadere facendolo finire con la testa a terra. Mendoza, ex parlamentare portoricano, e la moglie, avevano fatto pochi passi dopo essere sbarcati dalla nave. In via Marina l’aggressione rivelatasi fatale. Sul posto si erano subito recati due finanzieri, che si trovavano in zona, per i primi soccorsi. Poi il trasporto al Loreto Mare. In ospedale hanno tentato di tutto per salvargli la vita. Anche un intervento chirurgico per far fronte all’ematoma cerebrale, ma dal coma farmacologico nel quale si trovava non era mai uscito. In questi nove giorni non hanno mai subito rallentamenti le indagini avviate dalla polizia che ha cercato di fare luce sull’episodio ed incastrare gli aggressori ricorrendo, tra l’altro, ad eventuali immagini di telecamere nella zona circostante l’aggressione. Ed un volto pare finalmente sia stato individuato, ma sul nome ancora nulla. Particolarmente dura la reazione degli operatori crocieristici che hanno annunciato l’intenzione di installare cartelli choc nei pressi degli sbarchi per avvisare i turisti della situazione di pericolo nella quale rischia di imbattersi. E soprattutto lo stop della società Caribbean a sette crociere, disertando una città che per i vertici dell’azienda ormai non è sicura.
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